lunedì 16 marzo 2009

L'antipolitica

Ci si stupisce che a governare le nazioni siano per lo più uomini potenti, economicamente influenti, e lo si considera come qualcosa in parte sbagliato, sgradevole, magari non veramente democratico. In Italia ad esempio molti possono discutere che se Berlusconi è al potere è in gran parte grazie allo strumento delle televisioni - capace di indirizzare fortemente le coscienze - e a tutti i mezzi finanziari che gli consentono di fare propaganda spinta.
Non sfiora il dubbio che le persone potenti siano anche talvolta le persone con più esperienza, più adatte ad esercitare il potere proprio perché sono già abituate a gestirlo.
Non è giusto agli occhi della ragione umana che alcune persone, per nascita, siano più ricche e "fortunate" delle altre. Ma così è, così accade: e quella ricchezza, quel nucleo famigliare, garantirà loro la possibilità di vedere cose e vivere esperienze uniche. Potranno crearsi un bagaglio di conoscenze, relazioni, esperienze, che realmente possono andare a beneficio della collettività. E' pure vero che, osservando molti politici italiani, la prima reazione alle idee appena espresse è di farsi una sonora risata, non riuscendo facilmente a credere che possano cavare alcun tipo di valore.
Come pure è vero che al mondo di oggi è talmente diffusa una mentalità di sfiducia e di egoismo, per cui non ci si aspetta che un potente possa agire nell'interesse degli altri o dei più deboli. Risulta naturale, nei nostri flussi di pensiero, che ognuno ormai guardi solo e puramente al proprio interesse, cercando un mero tornaconto personale e materiale. Siccome siamo i primi a ragionare in questo modo, ci aspettiamo così facciano anche i nostri governanti. Ma allora in che modo possiamo pretendere di giudicarli? Saremmo forse meglio di loro?
No, staremmo puramente invidiandone la posizione: anche noi vorremmo prenderci quei benefici di ricchezza e potere che giudichiamo facili e illeciti. Se tutto questo è vero, posso solo sostenere che ci meritiamo i politici che abbiamo eletto.
Tanto per capire, crediamo forse che sia bello e divertente essere potenti? Che aumenti la nostra felicità? O non preferiremmo forse essere quello che già siamo, e cercare di guadagnarci quello che vogliamo essere?

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