martedì 17 dicembre 2013

Cose dimenticate

Mi ha sempre affascinato il tema della saggezza perduta, di verità sepolte nel tempo che soli in pochi ricordano e che di tanto in tanto riaffiorano alla superficie. Una verità che esiste fin dal passato, da quando i primi uomini nella loro innocenza erano in diretto contatto con Dio, e che la “caduta” ha progressivamente occultato con la separazione tra l’umano e il divino. Una caduta dell’uomo che è continuata fino ai tempi della Redenzione, e che in certa misura continua tuttora, spinta avidamente dal principe di questo mondo.
Una di queste verità, che è immediatamente comprensibile a chiunque abbia una fede in Dio, è che non siamo soli a questo mondo. Di fianco agli elementi concreti e materiali, esistono profondi elementi sprituali. Ma per quanto molti di noi oggi abbiano qualche germe di fede, ci riesce sempre così difficile credere al mondo dello spirito. La Terra ci circonda con tutti i suoi limiti, e ad essa crediamo di appartenere, dimenticandoci che siamo molto di più che il semplice nostro corpo terreno.
Dimentichiamo che Dio non è un essere distante, che incontreremo solo alla nostra morte – Egli è qui, ora, che ci vede e sente perfettamente. Un Dio che offendiamo, tentiamo, cerchiamo di piegare alla nostra volontà in mille modi, con la scusa che Egli è buono e ci perdonerà tutto, Lui che perdona come noi non sappiamo perdonare. Egli invece è qui, ci vede e soffre per ciò che facciamo, e il suo amore per i figli ribelli non riesce a trovare sfogo e anime pronte ad accoglierlo.
Dimentichiamo che i nostri angeli sono con noi, e ricordano tutto ciò che facciamo perché sia compiuta ogni giustizia nell’ultimo giorno. Essi ci difendono e offrono ogni sorta di aiuti spirituali e materiali, con la sola speranza che ci possano portare ad una conversione del cuore. Con addirittura la speranza che anche coloro che sono cattivi possano evitare di fare il male, se per qualche attimo riescono ad essere umanamente contenti.
Se dimentichiamo che Dio è qui, ancora più dimentichiamo che il Nemico è certamente qui, visto che il mondo degli angeli caduti e degli uomini caduti appartiene a lui, che governa il senso e i desideri impuri. Il Nemico è qui con tutte le sue legioni, perché ci possano tentare, vagliare, e noi si provi il nostro valore ad essi resistendo, come il ferro grezzo che passa attraverso il fuoco per diventare puro e scintillante.
Dimentichiamo che in qualunque momento la vita terrena può avere fine, e che dovremmo vivere come bambini e come viaggiatori: bambini che si fidano ciecamente del Padre, e viaggiatori con poco bagaglio pronti in qualsiasi momento a partire per la vera avventura.
Dimentichiamo che la nostra anima non morirà mai, per quanto così spesso siamo noi stessi a ucciderla con le nostre offese ad essa e a Dio; e che dove sarà il nostro cuore sarà il nostro tesoro, e così anche la nostra anima: nel cielo o nel fango.
Queste considerazioni dovrebbero bastare a farci cambiare radicalmente vita subito, ora. Ma anche per i più fedeli, sono cose quasi dimenticate.