venerdì 22 maggio 2009

Indovinello costitutivo

Ancora sulle curiosità delle varie costituzioni, con indovinello finale. Ipotizziamo ci sia un Paese (A) che al suo primo articolo costitutivo affermi: "il Paese (A) è una repubblica indivisibile, laica, democratica e sociale. Essa assicura l'eguaglianza dinanzi alla legge a tutti i cittadini senza distinzione di origine, di razza o di religione. Essa rispetta tutte le convinzioni. La legge promuove l'uguaglianza di accesso delle donne e degli uomini ai mandati elettorali e alle funzioni elettive, nonché alle responsabilità professionali e sociali." E' una costituzione che si regge, nell'ordine, su certi fondamenti: 1) l'indivisibilità, 2) la laicità - il gruppo cioè desidera costituirsi in assenza di qualsiasi orientamento religioso, 3) attribuzione di poteri decisionali al popolo, 4) spirito sociale.
Tutte cose perfettamente razionali nell'ambito di un ordinamento occidentale moderno. Mi colpiscono però tre cose: 1) il fatto che sia più importante professare la laicità del Paese (ergo "a-teismo" della vita pubblica, intendendo che qualsiasi rapporto tra cittadini viene regolato senza Dio), prima di affermarne la struttura democratica (anzi il laicismo viene ulteriormente rinforzato sostenendo che la repubblica rispetta "tutte le convinzioni", sottolineandone il carattere a-morale); 2) il fatto che un cardine costitutivo sia rappresentato da un'idea "sociale"; 3) la preoccupazione rispettosa di mettere le donne davanti agli uomini nell'affermazione della loro uguaglianza. Si tratta di una costituzione imbottita di laicismo, relativismo e perbenismo.
Leggiamo adesso la costituzione del Paese (B), che si apre così: "Consapevole della propria responsabilità davanti a Dio e agli uomini, animato dalla volontà di servire la pace nel mondo in qualità di membro di eguale diritti di un'Europa unita, il popolo del Paese (B) ha adottato questa costituzione." Il primo articolo della costituzione protegge l'uomo; ma non la vita dell'uomo, l'indisponibilità del corpo, la ricerca della felicità: tutela bensì la dignità della persona, che è intangibile e va rispettata e protetta. Seguono i diritti alla libertà e solo terza è l'uguaglianza davanti alla legge. Si tratta di un paese che tiene così tanto alla dignità dei cittadini da lasciar pensare che ce ne sia un particolare bisogno, maggiore che di libertà o uguaglianza.
In entrambi i casi, le costituzioni sono prodotti del tempo e della storia del paese. Indovinello, chi saranno mai i paesi (A) e (B)?

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