mercoledì 20 maggio 2009

Ai confini dell'universo


Discorso di San Paolo ai cittadini di Atene sulla natura di Dio:
"Cittadini ateniesi, vedo che in tutto siete molto timorati degli dei. Passando infatti e osservando i monumenti del vostro culto, ho trovato anche un’ara con l’iscrizione: Al Dio ignoto. Quello che voi adorate senza conoscere, io ve lo annunzio.
Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene, che è signore del cielo e della terra, non dimora in templi costruiti dalle mani dell’uomo né dalle mani dell’uomo si lascia servire come se avesse bisogno di qualche cosa, essendo lui che dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa. Egli creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini, perché abitassero su tutta la faccia della terra.
Per essi ha stabilito l’ordine dei tempi e i confini del loro spazio, perché cercassero Dio, se mai arrivino a trovarlo andando come a tentoni, benché non sia lontano da ciascuno di noi. In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come anche alcuni dei vostri poeti hanno detto: ‘‘Poiché di lui stirpe noi siamo’’.
Essendo noi dunque stirpe di Dio, non dobbiamo pensare che la divinità sia simile all’oro, all’argento e alla pietra, che porti l’impronta dell’arte e dell’immaginazione umana. Dopo esser passato sopra ai tempi dell’ignoranza, ora Dio ordina a tutti gli uomini di tutti i luoghi di ravvedersi, poiché egli ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare la terra con giustizia per mezzo di un uomo che egli ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti”.
Mi colpisce soprattutto il riferimento all'"ordine del tempo e ai confini dello spazio", che rappresentano le dimensioni in cui si muove l'uomo - temporali e geografiche, molto concrete. Nel mistero del tempo - un presente che diventa passato e si manifesta nel futuro - ma soprattutto nell'infinità dello spazio, che l'uomo osserva ed esplora in cerca di risposte. L'uomo che desidera conoscere e indagare le profondità della scienza per risolvere il mistero di Dio, e che spinge le sue navi nel cuore dell'universo in una ricerca "come a tentoni" di un Dio che invece è vicino, è dappertutto - tanto che in lui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, ne siamo parte e contenuto.

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