Ogni generazione nasce libera da ogni consapevolezza, ed è
nutrita dalle generazioni precedenti. Ogni bambino è allevato, istruito,
educato dalla famiglia a conoscere il mondo presente. Ma come in un telefono
senza fili, la storia del mondo, la sapienza, il tesoro di conoscenza e di
affetti che la tradizione ci ha consegnato è ora ingarbugliato, mescolato a
tanti elementi contrari, in una giungla moderna e senz’alberi che lascia
trapelare appena la luce del sole.
In questa confusione assordante di messaggi contrastanti, di
opinioni, di voci che si levano dappertutto e dicono tutto e il contrario di
tutto, dove si trova la Verità? Dove si trova la saggezza?
E come non vedere la sete di spiritualità che pervade tutto
il mondo? Le nuove generazioni cercano risposte, aspettano un messaggio chiaro,
una garanzia di verità, una briciola di autenticità in un mondo che è
altrimenti pieno di nulla. Come pecore senza pastore, aspettano che qualcuno le
raccolga, le porti ad un riposo sicuro.
Ma se di pastori ce ne sono pochi, almeno il cielo è sereno
per chi sa orientarsi con le stelle. Infatti quelle ci sono, ci sono sempre. E
anche la Verità, la sapienza, non hanno mai abbandonato il mondo, ma trovano
chi le cerca.
Infatti nessuno verrà mai a portarci il messaggio che
aspettiamo con ansia per dare una svolta alla nostra vita. La nostra attesa è
inutile. E perché? Perché tutto è già stato detto. Tutto è già stato scritto.
Non invano, ma con poco profitto ci agitiamo a filtrare piccole
perle di saggezza che affiorano naturalmente nel mondo. Come un assetato che,
cieco alla sorgente che sgorga davanti a lui, si volta a tentoni e cerca acqua
in altre direzioni, o spera in un poco di pioggia. Come una zanzara, che nell’affannosa
ricerca di nutrimento può finire facilmente bruciata dalla fiamma.
La sapienza è già stata svelata, per chi la cerca con cuore
sincero. La via della salvezza, la spiegazione del tutto, la capacità di
distinguere cosa conta da cosa è inutile: possiamo accedere a questi tesori in
qualsiasi momento, e gratis. Pensiamo che l’uomo d’oggi sia diverso da quello
di millenni fa? Che le sfide di oggi, declinate in modi di vita diversi, siano
forse più terribili o assai distanti da quelle che i nostri antenati hanno
sempre incontrato? Abbiamo accesso al pensiero di tanti grandi che ci hanno
preceduti, e ancora di più noi cristiani siamo istruiti da Dio stesso nella
triplice forma della Giustizia, della Misericordia e dell’Amore. Come non
trovare dentro di noi quella spensierata giovinezza di spirito che nasce da
fondamenta di roccia, sicure, serene? Perché rotolare nel fango di una spietata
quotidianità senza amore, quando ci sono date le chiavi della reggia celeste?
Povere anime di coloro che attendono, senza sapere cosa stanno attendendo,
senza avere la forza di alzarsi dal buio nascondiglio in cui si sono perdute, e nemmeno sanno di esserlo.
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