mercoledì 13 maggio 2009

Miracoli


Coloro che hanno fede, credono anche ai miracoli. Se Dio c'è, se si è manifestato con prodigi nella storia, i miracoli esistono e si possono ripetere.
Si possono anche compiere, con la grazia divina, e ne è testimone l'operato dei santi. Quante volte nella Bibbia si parla di poteri di guarigione, di profezia, di conoscenza delle lingue, levitazione, bilocazione, intervento angelico. Quanti miracoli nelle vite dei santi, anche moderni.
In molti oggi ritengono che una "fede matura", adulta, intelligente, debba prescindere dalla visione dei miracoli - come se i miracoli fossero segni avvenuti in passato, intrinsecamente legati ai tempi e innecessari alla fede moderna. Un'ottica assai progressista della fede. Sotto silenzio passano due scuole di pensiero: la prima, tipica di chi desidera l'appagamento della propria superiorità intellettuale, che confina i miracoli nella sfera della superstizione popolare; la seconda, quella più eretica e laica, che guarda ai miracoli come ad episodi/storielle meramente simbolici, che vogliono in realtà parlare di qualcosa di serio.
E' più difficile credere ai miracoli nel mondo moderno, in cui si cerca di analizzare ogni fenomeno al microscopio. Ed è bello che sia così, affinché sia possibile accertare un'autenticità del miracolo. Per lo scettico, per il razionale, è particolarmente difficile credervi: storicamente i miracoli non avvengono in pubblico, ma rimangono confinati nel privato e nel segreto. Il desiderio umano di "chiedere un segno per poter credere" è un tentare Dio, a cui Dio risponde "non avrete alcun segno, se non il segno di Giona". Questa è la pietra di scandalo, che confonde i sapienti e separa i fedeli dagli increduli. Per il sapiente, infatti, "non avrete alcun segno" è una conferma che i miracoli non esistono e si possono spacciare solo agli ignoranti. Il sapiente si compiace così della sua intelligenza. Non in questo modo funziona la fede.
Anche nei tempi moderni si registrano tuttavia casi straordinari di fenomeni miracolosi di massa. Oggi si celebra il ricordo delle apparizioni di Fatima, in cui il prodigio del 13 ottobre 1917 fu visto da 70.000 persone. Riporto un passaggio dalla rubrica Santi e Beati di oggi.
"Avvenne lo strepitoso prodigio del sole; riportiamo qui la descrizione fatta dal giornalista, libero pensatore Avelino d’Almeida, direttore del giornale di Lisbona “O Seculo”, presente al fenomeno e che pubblicò nell’edizione del mattino di lunedì 15 ottobre 1917.
'Abbiamo assistito ad uno spettacolo unico ed incredibile, per chi non era presente. Il sole sembrava un disco d’argento opaco, non riscaldava, non offuscava. Si poteva dire che fosse un’eclissi. Si sentì allora un grido: ‘Miracolo, Miracolo!’. Di fronte agli occhi sbalorditi della gente, il cui atteggiamento ci riportava ai tempi Biblici, e che, pallidi di paura e con le teste scoperte, guardavano il cielo azzurro, il sole che tremava, che faceva movimenti rapidi, mai visti prima, estranei alle leggi cosmiche, il sole ‘cominciò a ballare’ come dicono i contadini. C’era solo una cosa da fare, cioè che gli scienziati spiegassero con tutta la loro sapienza il fantastico ballo del sole che oggi, a Fatima, ha levato un ‘Osanna’ dal cuore dei fedeli e che, secondo testimoni affidabili, ha impressionato perfino i liberi pensatori ed altri senza convinzioni religiose, che sono venuti a questo luogo d’ora in poi celebre'. Quando tutto ciò finì, gli abiti di tutti prima bagnati dall’insistente pioggia, erano perfettamente asciutti; alla Cova da Iria la Madonna era veramente apparsa e si era manifestata con un miracolo visto dai presenti stupiti e terrorizzati."

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