martedì 14 aprile 2009

Eroi - J.R.R. Tolkien


Scrittore, poeta, filologo. Combattente volontario nell'esercito britannico durante la prima guerra mondiale, professore di lingua e letteratura inglese a Oxford, proclamato cavaliere - col rango di Comandante - del Supremo Ordine dell'Impero Britannico dalla regina Elisabetta II. Ma soprattutto un grande cattolico, un uomo semplice, marito e padre di famiglia. Nato a Bloemfontein in Sud Africa nel 1892, visse a Oxford per la maggior parte della sua vita e morì a Bournemouth nel 1973.
I dati salienti della sua vita si possono facilmente trovare in rete, ma difficilmente possono dare un'idea completa di questo eroe della Tradizione. Tolkien ha visto, compreso e assimilato lo spirito della sua terra, restituendolo in un'opera nuova, in modo che si aprisse alle menti di tutti. Uno spirito antico e nuovo, semplice e potente, tanto puro da essere inebriante; uno spirito che lui ha raccolto e condensato alla luce della sua fede, distillandolo come un mosaico di stupenda bellezza. Le sue opere hanno il profumo dell'erba e della terra, di fiori e piante, di amore per le cose che crescono. Di allegria e semplicità, di aspirazione per ciò che è bello, di grandi sacrifici da parte di piccola gente. Il suo capolavoro ha il respiro del tempo che passa, delle epoche che si susseguono; mentre sempre più si allenta il legame tra l'uomo e il suo Creatore, e la Verità diventa pian piano un tesoro di segreti di cui solo pochi serbano ancora il ricordo.
Troppo grande, troppo ricco, troppo attuale - sempre vero, nell'eternità del mito - non sembra esista un altro scrittore che abbia potuto ripetere un'opera di "sub-creazione", come Tolkien amava definire le opere degli uomini, così verosimile a quella della creazione originaria. Ne dovremo parlare ancora.

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